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martedì 27 dicembre 2011

Appuntamento al Tiggì

Domani mattina il prof. Sentimento Cuorcontento, sempre che l'influenza non lo stronchi nella notte, registrarà uno spezzone sull'astrologia che andrà in onda (credo) all'interno del TG2 di domani sera. Appena ho conferma dell'orario vi faccio sapere: stay tuned.

UPDATE: è confermata, salvo imprevisti, la collocazione nel TG2 delle 20.30 di domani mercoledì 28 dicembre (oggi, per molti di quelli che leggono).

martedì 13 dicembre 2011

Il Sagittario, la frattura dell'omero e il bosone di Higgs

Oggi pomeriggio al CERN, in un auditorium pieno da scoppiare fin dalla tarda mattinata, gli spokesperson degli ATLAS e CMS hanno presentato lo stato della ricerca del bosone di Higgs, la Particella di Dio (i lettori più affezionati del prof. Sentimento Cuorcontento, però, la sanno lunga e non si lasciano impressionare da questo nome altisonante).

Il prof. S.C. oggi era Bologna per un workshop e ha potuto seguire il webcast in diretta solo di tanto in tanto e senza audio (probabilmente non ero l’unico, dato che la voce di Fabiola Gianotti si è inserita un paio di volte nell’audio del sistema di phone conference); Marco però è andato alle undici portandosi i panini, e credo ci racconterà forse già stasera come è andata con qualche commento in più. Il finale lo accenno: ATLAS vede un possibile segnale di un Higgs dalle parti di 126 GeV, con una significatività locale di 3.6σ, che diventano 2.3σ tenendo conto del “Look Elsewhere Effect”. CMS non riesce a escludere il bosone in tre canali di decadimento differenti, che combinati danno un piccolo eccesso tra 115 e 127 GeV, ma la significatività locale è solo di 2.6σ, che diventano 1.9σ correggendo per il LEE. In pratica, come spiega il comunicato stampa del CERN
Taken individually, none of these excesses is any more statistically significant than rolling a die and coming up with two sixes in a row. What is interesting is that there are multiple independent measurements pointing to the region of 124 to 126 GeV.
Se non ci avete capito niente, non vi preoccupate: la sostanza è che entrambi gli esperimenti hanno forse intravisto qualcosa, che potrebbe essere l’Higgs ma potrebbe anche essere una fluttuazione statistica particolarmente maligna; dovremo aspettare i dati dell’anno prossimo per scoprirlo. Non sto a raccontarvi di più, andate a leggere da Marco, ma questa storia del Look Elsewhere Effect ha ricordato al poliedrico prof. S.C. un articolo che sta da qualche anno nella cartellina delle cose di cui parlare, quindi cercherò di spiegare di cosa si tratta: non vi fate spaventare da qualche numerello sparso qua e là.

Ho parlato della significatività statistica e del P-value nel primo numero di Query: trovate l’articolo qui, ma per ora basti ricordare che in questo contesto il valore di σ indica la probabilità di avere per puro caso (cioè in assenza del fenomeno cercato) il particolare risultato che ho ottenuto in un esperimento: un risultato a “1σ” ha una probabilità del 16% (P = 0.16) di poter essere ottenuta per caso, 2σ del 2.3% (P = 0.023), 3σ dello 0.13% (P=0.0013), 4σ dello 0.003% (P = 0.00003), 5σ di uno su tre milioni (P = 0.0000003). La convenzione in fisica è di chiamare evidence, cioè qualcosa che in inglese sta tra “indizio” e “prova”, un’osservazione a 3σ, e “scoperta” una a 5σ. Vedete che, presi singolarmente, i risultati di ATLAS e CMS possono essere considerati “evidence” solo se non si tiene conto di questo misterioso LEE.

Now for something completely different, come direbbero i Monthy Python.


ResearchBlogging.orgNel 2006 quattro allegri epidemiologi canadesi hanno pubblicato sul Journal of Clinical Epidemiology un articolo in cui analizzavano i dati di tutti i dieci milioni di abitanti dell’Ontario, trovando un risultato sorprendente e, in apparenza, statisticamente significativo al 95% (P < 0.05). I nati sotto il segno del Leone avevano una probabilità sensibilmente più elevata degli altri di essere ricoverati per emorragia gastrointestinale (P = 0.0447), mentre i Sagittario erano più soggetti alla frattura dell’omero (P = 0.0123) dei nati sotto tutti gli altri segni. Questo significa, per esempio, che la probabilità di ottenere il secondo effetto a causa di una fluttuazione casuale è minore dell’1.23%.
Peter C. Austin, Muhammad M. Mamdani, David N. Juurlinka, Janet E. Huxa, “Testing multiple statistical hypotheses resulted in spurious associations: a study of astrological signs and health” Journal of Clinical Epidemiology 59:964-969 (2006)
Come i lettori più attenti avranno potuto intuire dal titolo dell’articolo, grazie a Dio l’intento dei quattro non era dimostrare l’esistenza di misteriose influenze astrali.
Supponiamo che l’intento fosse davvero verificare l’esistenza di una correlazione tra la nascita sotto il segno del Sagittario e la frattura dell’omero. Si cerca quanti abitanti dell’Ontario sono stati ricoverati con un omero fratturato, si guarda quanti di questi fossero del Sagittario, e per stimare il P-value si calcola quanta probabilità ci fosse di produrre quel particolare risultato in modo casuale: 1.23%, risultato statisticamente significativo (P < 0.05), si pubblica.
Attenzione però: i quattro canadesi non hanno verificato solo la correlazione tra Sagittario e omero, ma hanno prima cercato qualunque correlazione tra qualunque segno zodiacale e qualunque malanno tra i 223 più comuni, per poi verificare statisticamente le 24 correlazioni più significative. È un po’ come andare a pesca: se non specifico prima cosa sto cercando la probabilità di pescare una correlazione casuale è più alta e devo in qualche modo tenere conto di questo, che è proprio il look elsewhere effect.
Un modo è applicare la cosiddetta correzione di Bonferroni (matematicamente non molto robusta, ma con l’indubbio vantaggio di essere davvero semplice): se voglio un risultato sicuro al 95% (cioè P < 0.05) ma metto alla prova n = 24 correlazioni, devo chiedere che la singola correlazione trovata abbia un P-value “locale” minore di 0.05/24 = 0.0021. Ed ecco che la significatività della correlazione tra Sagittario e frattura dell’omero sparisce, con buona pace degli astrologi.

ATLAS, per esempio, ha trovato per il segnale a 126 GeV una significatività di 3.6σ, ma deve tener conto del fatto che il bosone di Higgs non l’ha cercato solo lì: avendo cercato diciamo tra 100 GeV e 600 GeV, deve correggere e la significatività si riduce a 2.3σ. Quello che fa davvero salivare i fisici è che i due esperimenti vedono qualcosa proprio nello stesso posto, e proprio lì dove molti se lo aspettavano, ma questa è un'altra storia.

Austin, P., Mamdani, M., Juurlink, D., & Hux, J. (2006). Testing multiple statistical hypotheses resulted in spurious associations: a study of astrological signs and health Journal of Clinical Epidemiology, 59 (9), 964-969 DOI: 10.1016/j.jclinepi.2006.01.012

sabato 3 dicembre 2011

Peptone?

Maledizione.
Qualche sconsiderato della facoltà di Medicina è andato nella classe di Sentimento Cuorcontento Jr. (quarta elementare) a fare un laboratorio di microbiologia. Signore, perdonali perchè non sanno quello che fanno. O forse lo sanno, insomma, ma temo non ne apprezzino appieno le conseguenze domestiche: la scienza procede per replicazione dei risultati sperimentali, e Jr. non si lascia scappare l'occasione.

Acqua distillata... facile.
Agar agar 1.5%... ce l'ho.
Cloruro di sodio 0.6%... ce l'ho.
Estratto di lievito 0.3%... dice che va bene anche il Liebig, ce l'ho.
Peptone 0.5%... peptone? Che è 'sto peptone?
Pronto divagatrice, tu che sei biologa o qualcosa del genere? Pronto? Mai che ci sia quando serve.
Wikipedia dice che è «derived from animal milk or meat digested by proteolytic digestion». Bleah. Io non ce lo metto.

Sciogliere l'agar in acqua fredda, aggiungere il resto, far bollire, colare. Poi trovare le peggio schifezze nel cassetto del frigo e metterne un pezzetto in mezzo quando è quasi rappreso. Aspettare il giusto.

Belle, eh? Spiegare alla sig.ra Cuorcontento che sì, puzza un po', ma per l'advancement of learning si può fare qualche sacrificio, che chiedesse a Bacone. Chissà come sarebbero venute col peptone.

mercoledì 30 novembre 2011

Il ritorno del tacchino sferico

A tre anni giusti dall'inizio, il blog del prof. S.C. si autocelebra partecipando al Carnevale della Fisica con un post molto antico, il terzo mai scritto, dall'evocativo titolo Approssimazione di tacchino sferico (con annessa ricetta del Tacchino Ripieno).

Il Carnevale della Fisica di questo mese, numero 25 della serie, è ospitato da Gravità Zero e ha come tema La fisica tra i fornelli: fate un giro anche tra gli altri contributi, che ne vale la pena.

venerdì 28 ottobre 2011

Un megawatt, mica pizza e fichi

Sempre per parlare dell'ineffabile Andrea Rossi, oggi a Bologna (in via dell'Elettricista, nomen omen immagino) Rossi mostra il funzionamento del suo impianto da 1MW a un misterioso potenziale cliente, che non vuole essere ripreso in video:
I am very sorry of the very restricted attendance, due to the particular kind of our Customer, but during the test on this blog we will transmit the main data of the test every hour, while at midnight we will publish the full report and a video. The direct transmission is not possible because the officers of the Customer want not to be videotaped.
Stando alle indiscrezioni pare che ci debbano essere anche almeno Mats Lewan di Ny Teknik, Raymond Zreick di Focus.it, Sterling Allan di PESN, il blogger Daniele Passerini e un giornalista dell'Associated Press. Insomma, un test a porte chiuse...

In attesa del report di mezzanotte,  sperando che sia qualcosa di più credibile dei precedenti, trovate qualche pontificazione del prof. S.C. su Queryonline.

Grazie a Raymond Zreick per la foto, © 2011 Massimo Brega per Focus/Focus.it

lunedì 17 ottobre 2011

Pontificazioni online

Dicevamo la settimana scorsa che avrei partecipato a un paio di trasmissioni; ecco i link per riascoltare con tutta calma le pontificazioni del prof. S.C.

Per chi mercoledì scorso alle dieci del mattino aveva da lavorare e inesplicabilmente non era stravaccato sul divano a guardare Class TV, ecco la puntata di Primo Tempo sul sito del CICAP-Lombardia. In studio il semiologo Ugo Volli, Luca Boschin di vialattea.net, due malcapitate astrologhe professioniste e yours truly.

Le due puntate (martedì e mercoledì sera) di MrKilowatt su Radio24; la prima sull'E-Cat di Andrea Rossi, la seconda più in generale sulla storia della fusione fredda.

mercoledì 12 ottobre 2011

La facondia paga

La chiacchierata con Maurizio Melis di ieri è stata così lunga e appassionante che una seconda parte andrà in onda nella puntata di stasera (mercoledì) di Mr Kilowatt, su Radio24. Intanto, potete risentire quella di ieri dalla pagina web della trasmissione, a questo link.

Nota di servizio: mi sono reso conto che il messaggio con l'aggiornamento arriva la mattina dopo a chi segue il blog via mail, quindi spesso in ritardo. Sto indagando, vediamo se riesco a rimediare.

martedì 11 ottobre 2011

Appuntamenti della settimana

Ancora alcune occasioni per ascoltare dal vivo le pontificazioni del prof. S.C.

L'ineffabile ing. Rossi ha condotto un altro test pubblico del suo E-Cat (vi ricordate? ne avevamo parlato qui e su Query). La tecnica di misura va un po' meglio, ma secondo me non ci siamo ancora. Ne parlerò con Maurizio Melis questa sera (martedì) alle 21.00 su Mr. Kilowatt, la sua trasmissione su Radio24.

Domani mattina, mercoledì, sarò a Milano per una puntata di Primo Tempo su Class TV (canale 27 del digitale terrestre, alle 10.00); si parlerà di astrologia.

Venerdì sera, infine, con la divagatrice e l'ingegnere a Castellamonte per presentare l'ormai famoso bestseller di Natale 2010, Sulla scena del mistero. Lo avete letto, vero?

giovedì 29 settembre 2011

Chi è il il signor Paralavecchia?

È uscito il nuovo numero di Ratman, la surreale creatura di Leo Ortolani.
Chi segue questo ormai fatiscente blog, si ricorderà che il prof. S.C. ha occasionalmente partecipato a qualche puntata di Voyager (eh, sì, se l'altro ieri avete visto la puntata con il segmento sui cerchi nel grano quello ero proprio io in una performance d'annata).


Ecco, l'albo apre con quattro tavole di cui vedete qui sopra la prima striscia. La storia prosegue poi con inquietanti interrogativi: che fine ha fatto il signor Paralavecchia? Perché non risponde al telefono? E chi è l'inquietante signor Frangipeti, che sembra ora essere il nuovo intestatario del numero di Paralavecchia? Sarà forse un templare?

Domande che non avranno risposta, come d'altronde succede sempre a Voyager: come è costumanza di Ortolani questa è una storia nella storia, e a pagina 5 l'albo prosegue su tutt'altro tono.
Sarà pure un modo di riciclare battute e trovate che non riesce a piazzare altrimenti (e questo numero è tutto fatto così), ma insomma è divertente.


Nota: metto solo la prima striscia per non rischiare di violare le leggi sul copyright, che come tutto ciò che ha a che fare con leggi e burocrazia sono oscure per l'altrimenti penetrante intelletto del prof. S.C.
D'altronde ci tengo a sottolineare che la striscia sopra riportata è un brano o parte d'opera riprodotto a scopo di critica o di discussione, ai sensi dell'art. 70 legge 22 aprile 1941 n. 633 successivamente modificata dal d.l. n. 68 del 9 aprile 2003. E vediamo se mi trovano da dire.

lunedì 11 luglio 2011

Appuntamento ad Aosta

Un'altra imperdibile occasione per ascoltare  dal vivo le pontificazioni del prof. S.C.: venerdì 14 15 luglio, alle ore 21.00, sarò alla Biblioteca Regionale di Aosta insieme a Guido Cossard per parlare di astrologia, astronomia e (naturalmente) metodo scientifico.

Il CICAP e la Regione Valle d'Aosta presentano:
Astrologia-astronomia: un confronto
con Stefano Bagnasco e Guido Cossard

Venerdì 15 luglio, ore 21.00
Biblioteca Regionale
via Torre del Lebbroso 2, Aosta

lunedì 4 luglio 2011

Ancora E-Cat alla radio

Qualche giorno fa ho partecipato in diretta a una trasmissione sulla faccenda dell'E-Cat, ospite di Radio Città del Capo di Bologna, che ha seguito la faccenda fin dal principio.
Come forse saprete, il Dipartimento di Fisica dell'Università di Bologna ha firmato un contratto di ricerca con l'inventore dell'E-Cat Andrea Rossi: ne avevo parlato con lo stesso Levi su Queryonline.

Potete risentire la viva voce del prof. S.C. (insieme a quelle di Giuseppe Levi e Loris Ferrari del DiFi di Bologna) qui in streaming o scaricare la trasmissione in formato MP3 qui.

domenica 12 giugno 2011

Buon compleanno

 Sabato scorso Queryonline, la sua versione web di Query, ha compiuto un anno.

Avevamo discusso un sacco sul titolo da dare al nuovo progetto. Progetto, e non rivista, perchè era chiaro fin da subito che avrebbe dovuto avere una doppia natura, di carta e di bit, e che avremmo dovuto lavorare non solo sul contenitore ma anche sul messaggio e sul modo di presentarlo.
E poi le idee per il logo: qui a sinistra vedete la primissima versione dell'idea finale (fatta, se non ricordo male, dallo stesso prof. S.C.), più in basso quella definitiva fatta da Stefano Grande (si vede la differenza, eh?).

I (pochi, spero) che ancora hanno dubbi sull'uso di un titolo in inglese si consolino con un paio di alternative, non tutte serie, che erano circolate nel brainstorming:
  • Quirk 
  • La Gazzetta della Ragione
  • Athena Noesis
  • CI CAPiamo
  • L'indagatore scientifico
  • Il controllore 
Ecco, ringraziate per Query: di nuovo se non ricordo male era venuto in mente alla divagatrice, che infatti adesso dirige Queryonline con pugno di ferro. Anche Quirk era una sua idea (qualcuno di noi aveva appena letto Quirkology di Wiseman), ma doveva servire più come minaccia per il direttore che come proposta seria. Tra l'altro, il mio Webster dice che si può pronunciare sia quèry (come facciamo quasi tutti) che quìry (come insiste Massimo).

Buon compleanno Quìry!

mercoledì 1 giugno 2011

Elegantemente detto

...a questo punto mi dichiaro sconfitto e cerco rifugio nel bisbigliare un utile verso di Schiller.
Elegantemente detto, no?

Sul blog del prof. S.C. non si fanno recensioni vere e proprie (quelle che ci sono sono riciclate), ma ogni occasione è buona per parlare di libri. La citazione che vedete qui sopra è tratta da un libretto celebre ma che quasi nessuno, credo, ha letto davvero: Le due culture dello scrittore ed ex-fisico inglese C. P. Snow.
Charles P. Snow, The Two Cultures and a Second Look. Cambridge University Press (1963). L'edizione di cui stiamo parlando è Le due culture, a cura di Alessandro Lanni, Venezia: Marsilio (2005)
Non offenderò la cultura dei miei lettori dicendo di quale verso si tratta (il saccente prof. S.C. ha indovinato senza andare a vedere la nota che Snow, un po' snob anche lui, premurosamente fornisce in tedesco).

Venendo al libro, che mi è capitato in mano l'altro giorno e ho finalmente letto, si capisce perchè pochi hanno seguito il mio fulgido esempio: uscito nel 1959, è ormai datato e per dirla tutta non era particolarmente profondo neanche allora. Come lo stesso Snow ammette, l'idea di un problema nella dicotomia tra cultura umanistica e cultura scientifica era nell'aria: il suo merito è principalmente quello di avere rotto il ghiaccio, suscitando un bel vespaio.

In Le due culture: successive considerazioni del 1963 (incluso in tutte le edizioni successive) Snow fa notare come lo stesso titolo abbia suscitato un vivace dibattito:
Fin dall'inizio l'espressione "le due culture" ha suscitato qualche protesta. Sono state mosse obiezioni sulla parola "cultura"o "culture"; altre obiezioni sono state sollevate, con ragioni molto più sostanziali, per quanto concerne il numero due. Nessuno, mi pare, ha ancora avuto da ridire sull'articolo determinativo.
L'edizione che ho io, pubblicata da Reset nel 2005 in occasione del centenario della nascita di Snow, è corredata di tre saggi di Giulio Giorello (condivisibile), Giuseppe O. Longo (con cui non sono d'accordo) e Piergiorgio Odifreddi (che come al solito gigioneggia a partire dal titolo, La guerra dei due mondi) che provano a guardare il testo dal punto di vista del 2005.
Per provare a suscitare un po' di vespaio anche io, ecco un minimo estratto del saggio di Longo (lo so, è fuori contesto), sentiamo che ne pensate:
Ci è stato detto che il 30% degli Europei ritiene che il sole giri intorno alla terra, e abbiamo gridato allo scandalo. Ma dov'è lo scandalo? Al barbiere e al camionista non importa nulla chi abbia ragione, se Tolomeo o Copernico. A ciascuno di noi è consentito avere molte nozioni sbagliate, purché possegga corrette quelle essenziali per la sua vita.

lunedì 30 maggio 2011

L'autunno dell'astrologia

È finalmente uscita sul numero 5 di Query, in arrivo agli abbonati in questi giorni, la recensione del nuovo libro di Andrea Albini, di cui avevamo parlato qui. Sfidando gli strali del Direttore, eccone qui sotto una versione leggermente adattata per tutti i fan del prof. Sentimento Cuorcontento.
Andrea Albini, L'autunno dell'astrologia. Il declino scientifico del discorso sulle stelle da Copernico ai giorni nostri Roma: Odradek (2010)

Dopo Oroscopi e cannocchiali, Albini ritorna sul tema del difficile rapporto tra astrologia e pensiero scientifico, questa volta seguendone il cammino a cavallo della nascita della scienza moderna, attraverso l’illuminismo e fino ai nostri giorni: un utile strumento per evitare le eccessive schematizzazioni e semplificazioni con cui i critici dell’astrologia rischiano di trattare un percorso storico che è stato in realtà lungo e complesso. Come suggerisce il sottotitolo, questa non è una storia dell’astrologia ma un saggio su come questa si sia trasformata da un componente integrante della pratica medica e astronomica via via fino a qualcosa di sempre meno definibile, che al giorno d’oggi mescola pretese pseudoscientifiche a argomentazioni psicanalitiche e riflessioni filosofiche a volte un po’ più rispettabili.

Gli snodi fondamentali del percorso di Albini sono il punto di partenza e il punto di arrivo: la crisi dell’astrologia con l’avvento del pensiero scientifico e del metodo sperimentale e il progressivo affermarsi di un dualismo tra un’astrologia “popolare”, in fondo non molto diversa da quella degli almanacchi già ai tempi di Galileo, e un’astrologia “colta” che ruota intorno a interpretazioni simboliche e psicologiche e che, per lo meno quando è onesta, non ha più alcuna pretesa di scientificità e predittività.

Il discorso prende l’avvio da due padri fondatori dell’astronomia come Copernico e, in particolare, Keplero. La crisi era cominciata e, come scrive Albini, Keplero «fu l’ultimo grande astronomo e matematico a credere che l’astrologia potesse avere una base reale e potesse essere in qualche modo salvata, sia pure in una forma molto diversa e ridimensionata rispetto a quella tradizionale». È interessante notare come Keplero, nel tentativo di salvare le idee astrologiche che erano parte del suo modo di pensare, inaugurasse il dualismo che vediamo ancora oggi: le profezie popolari erano «orribili superstizioni» ma un’astrologia in qualche modo “riformata” era degna di attenzione e riflessione.

Dopo Galileo la crisi è completa. I tentativi di un’astrologia “sperimentale” ed empiricamente corroborata, da Francis Bacon in poi, fallirono scontrandosi con l’impossibilità di dimostrare qualunque influenza planetaria, e nei capitoli successivi Albini segue l’evoluzione di un’astrologia ormai completamente staccata dal pensiero scientifico attraverso l’enciclopedismo, le mode rosacrociane e gli strali dei polemisti come Jonathan Swift contro gli astrologi praticanti. In una delle appendici Albini riporta per esempio L’astrologia convinta di falso di Geminiano Montanari, un libello uscito nel 1685 e mai ripubblicato, in cui l’astronomo rivela la burla giocata compilando per anni il Frugnolo degl’Influssi del Gran Cacciatore di Lagoscuro, un autorevole almanacco zeppo di previsioni completamente inventate.

L’ultimo capitolo affronta il difficile problema dell’astrologia nel mondo contemporaneo, la nascita dell’astrologia “giornalistica” in Inghilterra tra XIX e XX secolo, le mode occultiste, poi il passaggio dall’occultismo allo “psicologismo” che dopo Jung pervade molta dell’astrologia più pretenziosa. A questo punto la scienza (e forse la cultura in senso più ampio) non ha più un discorso “di” astrologia ma un discorso “sull” astrologia, per discuterne la ricchezza simbolica o la funzione sociale. La conclusione di Albini è condivisibile:
La capacità di sopravvivenza [dell’astrologia] dipende molto dalla sua capacità di adattamento alle mode, ai “discorsi dominanti” e alla prassi del momento.
Chiude il volume una nota di Giorgio Galli, di cui sinceramente non si sarebbe sentita la mancanza. Il politologo ribadisce la sua nota posizione secondo la quale «l’approccio astrologico, visto come pura superstizione, [è] stato considerato con troppo disprezzo» dagli scienziati contemporanei e in particolare dal CICAP, tentando di argomentare senza troppo successo (forse a causa del limitato spazio a disposizione) come la scienza dovrebbe ancora in qualche modo riflettere sull’astrologia.

domenica 29 maggio 2011

Appuntamento alla radio

Il prof. S.C. sarà di nuovo alla radio lunedì mattina (sì, proprio domani) per parlare di E-Cat. La trasmissione è Nove in punto, la versione di Oscar, di Oscar Giannino. Come si può intuire dal titolo l'ora sono le nove del mattino, la rete è Radio24; per chi vive davanti a un computer e non ha una radio, lo streaming è qui. Dovrebbero esserci anche Sergio Focardi, dell'Università di Bologna, e Francesco Celani del Laboratori Nazionali di Frascati dell'INFN. Successivamente il podcast dovrebbe essere disponibile sulla pagina della trasmissione.

Update: ecco il link diretto al podcast.

giovedì 12 maggio 2011

Prossimi appuntamenti

Nei prossimi giorni ci saranno numerose occasioni per ascoltare le pontificazioni del prof. S.C. dalla sua viva voce. Se riuscite a non perderne neanche una non vincete niente, ma è probabilmente un indizio di qualche serio problema.

Sabato 14, dalle 9.00 alle 9.30, sarò in diretta su Mattina in famiglia (RAI 1) per commentare il fatto che Roma ieri non è stata distrutta da un devastante terremoto (ne abbiamo parlato su Query qui, qui e qui); se capisco giusto, potrebbe esserci anche Giacobbo.

Domenica 15 alle 12.00 con la divagatrice e Mariano parleremo del libro di Sergio de Santis Hoax. Storie di imbroglioni, burloni, truffatori e semplici bugiardi, allo Spazio Autori B della Fiera del Libro di Torino. Dettagli qui.

Lunedì 16 alle 17.30 conferenza dall'originale titolo Sulla scena del mistero al Politecnico di Torino, aula 10A. Dettagli qui.

Martedì 17 alle ore 21.00, nell'ambito del Workshop Congiunto CCR/INFNGRID a La Biodola, Isola d'Elba, a cui parteciperò ovviamente per altre ragioni, terrò anche una conferenza dal titolo (indovinate un po') Sulla scena del mistero - gli strumenti della scienza per l'indagine dei fenomeni inspiegabili.

Come dice la divagatrice, finito, puff, pant.

mercoledì 11 maggio 2011

Appuntamento alla radio

Il prof. S.C. sarà brevemente in diretta domani mattina a Controradio Bari, tra le 9.15 e le 9.30 circa, per pontificare sull'assurda faccenda del devastante terremoto previsto a Roma per domani. Se volete qualche dettaglio in più, o non avete la più pallida idea di cosa stia parlando, ne abbiamo discusso su Query; in ogni caso la trasmissione sarà in streaming a questo link.

Attenzione!
Non mi ero accorto del passaggio della mezzanotte: l'imperdibile evento avverrà oggi, 11 maggio, verso le 9.15.

sabato 30 aprile 2011

Giuliano Toraldo di Francia (1916-2011)

Anche Giuliano Toraldo di Francia ci ha lasciato, alla bella età di 95 anni. Trovate un ricordo più formale di Silvano su Queryonline; il prof. S.C. vuole ricordarlo ringraziandolo non per i cruciali contributi alla fisica o alla diffusione della cultura scientifica, ma per una frase che da anni sta in una slide delle nostre conferenze, quella che vedete qui accanto (nella versione presentata a ComunicareFisica 2010, ne abbiamo parlato qui).
Toraldo di Francia, G. “Errori e miti nel concetto comune di scienza”, in Aa. Vv., Pensiero scientifico e pensiero filosofico, Padova: Muzzio (1993)
È il concetto che sta al centro del nostro libro, e naturalmente compare proprio nella conclusione:
Giuliano Toraldo di Francia, un fisico che ha riflettuto molto anche sui fondamenti filosofici della scienza e sul suo rapporto con la società, ha una volta scritto che «un vero scienziato accetta qualsiasi fenomeno, anche se inspiegato, purché sia accertato». Fox Mulder, invece, dice a Dana Scully in X-Files «tu non credi a nulla che non sia nella tua enciclopedia scientifica». [...] Arrivati alla fine di questo libro, avrete ormai capito che la scienza è un metodo e non un’enciclopedia di fatti e spiegazioni.
Quindi Toraldo di Francia ha ragione, e Mulder accusa Scully ingiustamente (o Scully non è una buona scienziata).  [...]
L’Universo è pieno di misteri, e di mysteri. Come dicevano quelli di X-Files, la verità è là fuori.

mercoledì 20 aprile 2011

Il cinque per mille al CICAP

Per il prof. Sentimento Cuorcontento, come per molti, si avvicina il doloroso momento di affrontare la dichiarazione dei redditi. Come avrete capito se leggete da un po' questo blog, il suo poliedrico ingegno e le sue vaste letture gli permettono di pontificare agevolmente sulle più esoteriche periferie dello scibile umano. Per qualche oscura ragione, però, cotanto intelletto si blocca, incerto e dubbioso, davanti a qualsiasi cosa che abbia a che fare con la burocrazia, i quattrini o, a maggior ragione, con entrambe le cose.

Perciò, per ricordarvi che da quest'anno è possibile distinare il cinque per mille delle proprie tasse al CICAP, copio qui sotto quello che abbiamo scritto sulla pagina web, così non rischio di fare casino.
 Il CICAP è stato riconosciuto come Associazione di promozione sociale: significa che è possibile indicarlo nella dichiarazione dei redditi quale beneficiario del 5 per mille.

Non costa nulla perché è il 5 per mille delle tasse che già si pagano e che, se non viene destinato a un ente indicato dal contribuente, resta allo Stato. Devolverlo al CICAP significa aiutarci a realizzare nuove iniziative per diffondere la cultura scientifica nel nostro Paese contrastando l'ignoranza, la superstizione e il pregiudizio.
Donare il 5 per mille al CICAP è facile:
  1. Compila il Modello Unico, 730 o CUD
  1. Firma nel riquadro indicato come "Sostegno del volontariato..."
  1. Indica nel riquadro il codice fiscale del CICAP: 03414590285
Il CICAP darà notizia dell'impiego dei fondi devoluti con il 5 per mille attraverso il suo sito www.cicap.org e la rivista Query

E non credete alla storia dei finanziamenti dai Servizi Segreti e dalle multinazionali farmaceutiche: anche questo mese sono in ritardo coi versamenti.

martedì 19 aprile 2011

Enrico Bellone (1938-2011)

Grazie a una singolare e quasi inquietante coincidenza, il supplemento domenicale del Sole 24ore del 17 aprile dedica la copertina a un argomento di cui si era occupato anche un pilastro della divulgazione scientifica italiana, Enrico Bellone, ordinario di Storia della Scienza all’Università di Milano ma soprattutto storico direttore di Le Scienze, scomparso proprio sabato 16 aprile.
Il titolo dello speciale, L’Italia della scienza negata, è quasi lo stesso di uno degli ultimi libri di Bellone.
Enrico Bellone, La scienza negata. Il caso italiano. Torino: Codice (2005)
Il libro, a suo tempo abbastanza discusso, è un collage di due parti: nella prima parte, “Cronaca di un disastro programmato”, Bellone ripercorre brevemente il declino della cultura scientifica in Italia dall’inizio del secolo a oggi.
Nella seconda, ben più corposa, Bellone cerca di andare al nocciolo della questione: il perché di questo crollo di dignità della cultura scientifica. Non cercate di leggerlo alla sera prima di dormire, Bellone non sta cercando di semplificare troppo per rendere la vita facile al lettore. I capitoli hanno titoli come “La matematica coercitiva e gli ingegni minuti”, “Le linee isoemozionali, il niente e la techne” o “San Galileo, l’homo demens e i numeri come delinquenza”. Lo avevo letto quando era uscito, qualche anno fa, e non mi era piaciuto un gran che. Domenica l’ho ripreso in mano e, dopo qualche anno di riflessione e letture, la nascita di questo blog, un libro e ore di discussione su questi temi il prof. S.C. è costretto ad ammettere che, forse, non l’aveva capito. Non è un libro per principianti, lo sto rileggendo e magari ne riparliamo.

Nel frattempo, se riuscite a procurarvi una copia del Sole 24Ore di domenica, o avete voglia di leggere gli articoli online qui, scoprirete che in questi giorni cade il centenario di quella che secondo molti fu la condanna a morte della cultura scientifica in Italia: il Congresso della Società Filosofica Italiana a Bologna, nell’aprile del 1911. In quei mesi si combatteva una vera e propria guerra tra le idee del matematico Federigo Enriques e l’idealismo di Benedetto Croce e Giovanni Gentile, che si conclusero con la sconfitta (e il disonore) del primo. Ne parlano Armando Massarenti, Umberto Bottazzini e Gilberto Corbellini (i link sui nomi puntano ai rispettivi articoli). Una lettura istruttiva: è rara una presa di posizione così netta sulla vicenda, in cui il disprezzo aggressivo (e disastroso) di Croce per la scienza è mostrato senza tanti patemi d’animo:
Ma fu proprio quel tono sprezzante e liquidatorio a inasprirsi durante la disputa e a segnare la sconfitta di Enriques. Gli fu dato platealmente dell'incompetente. E non solo in campo filosofico. Fu invitato, in maniera insultante, a parlare solo della sua materia, cioè di matematica, un sapere non per veri filosofi ma per quegli «ingegni minuti» che sarebbero appunto gli scienziati.
In Italia, il problema delle “due culture” spariva: una cosa è la scienza, altra è la Cultura; ne vediamo chiaramente le conseguenze ancora adesso. Scommettiamo che domenica prossima ci sarà la lettera di qualcuno che, non avendo capito un tubo, procede alla obbligatoria difesa del Liceo Classico?

lunedì 18 aprile 2011

Appuntamento a Settimo

Domani, martedì 19 aprile, una nuova, imperdibile occasione per ascoltare il prof. S.C. pontificare dal vivo in compagnia della divagatrice.
L'appuntamento è per le ore 21.00 alla (nuova e bellissima) Biblioteca Multimediale Archimede di Settimo Torinese, per parlare di mysteri, indagini, metodo scientifico e cose così. Ulteriori dettagli qui.
Sulla scena del mistero: gli strumenti della scienza per l'indagine dei fenomeni inspiegabili, con Stefano Bagnasco e Beatrice Mautino. Settimo Torinese, Biblioteca Multimediale Archimede, 19 aprile 2011, ore 21.00.

sabato 16 aprile 2011

Appuntamento alla radio

Grazie ai prodigi della telefonia cellulare, l'altro giorno dall'aeroporto di Francoforte sono fortunosamente riuscito a registrare una chiacchierata con Federico Pedrocchi, conduttore di Moebius, la trasmissione scientifica di Radio24.
Abbiamo parlato ancora soprattutto dell'E-Cat, il marchingegno di Andrea Rossi che funziona (pare) grazie alla famigerata fusione fredda.

Andrà in onda stasera alle 20.00 e domani in replica alle 23.00. Poi dovrebbe essere disponibile online qui.

mercoledì 13 aprile 2011

Il gadget dell'anno

Il prof. Sentimento Cuorcontento in questi giorni è a Vilnius, Lituania, per l'ennesimo workshop.
All'arrivo mi è stata consegnata, insieme al badge col nome, una borsa stampata con il logo della conferenza e quelli degli sponsor; per fortuna ultimamente stanno perdendo terreno gli zainetti cinesi che si scuciono dopo due giorni e i valigini portalaptop dei quali ho una collezione a casa, in favore di più economiche borse di tela che vanno benissimo per fare la spesa.
Queste borse contengono generalmente alcune cose utili (un programma del congresso, una biro, un blocco di carta per prendere appunti, una mappa della città) e qualche gadget, generalmente offerto dagli sponsor.
I gadget più ambiti sono le memorie USB, che servono sempre, ma mi è già capitato di tutto, dalla maglietta col logo al telefonino USB da usare con Skype. Questa volta, però, anche il prof. S.C., notoriamente difficile da stupire, è rimasto basito.

Il gadget, offerto da UNICORE, è quello che vedete nella foto qui accanto. Sì, è uno schiacciamosche: l'ho esaminato con cura, da entrambi i lati, usando tutto lo scetticismo che anni di CICAP mi hanno trasmesso.
La mosca raffigurata al centro della paletta leva, credo, ogni dubbio.

mercoledì 6 aprile 2011

Probabilmente non è fusione fredda, ma cos'è?

Sicuramente vi sarete accorti che da qualche settimana il prof. S.C. non scrive nulla sul blog. In questi giorni sto seguendo per Query la curiosa vicenda dell'Energy Catalyzer, un coso che produrrebbe energia grazie a qualche fenomeno forse imparentato con la famigerata fusione fredda. In tre righe: un signore dal passato avventuroso ha costruito uno scaldabagno nucleare che, provato da fisici italiani e svedesi, sembra proprio funzionare (e non è neppure radioattivo), ma non si capisce come. Come andrà a finire?

Trovate i dettagli su Query qui, qui e qui; oggi ne ho anche parlato brevemente a Mr Kilowatt, la trasmissione di Maurizio Melis su Radio24. Va in onda stasera alle 21.00, ma è già disponibile sotto forma di podcast qui.

(Foto di Giuseppe Levi da nyteknik.se)

domenica 20 febbraio 2011

Il post illustrato della domenica


Stamattina alla GAM: la prossima volta mi porto una vera macchina fotografica (e anche la mostra non è male).
Sguardo Persistente - Fotografie dalle collezioni GAM, Torino, Galleria di Arte Moderna, dal 18 febbraio al 4 aprile 2011.

mercoledì 9 febbraio 2011

L'astrologo scettico

L'estroso signore qui a sinistra è Geoffrey Dean, australiano, il decano degli studi critici sull'astrologia. Ha, sull'astrologia, idee molto simili a quelle del prof. Sentimento Cuorcontento, e soprattutto condivide l'idea che di questi argomenti si possa approfittare per parlare di scienza, come cerchiamo di fare qui (e su Query, Queryonline, nelle mostre, nelle conferenze, nel Libro, insomma se leggete da un po' questo blog ormai l'avete capito, se no date un'occhiata qui e nei post successivi).

Un paio di anni fa con Andrea Ferrero avevamo intervistato Dean per Scienza&Paranormale, la rivista del CICAP che ha preceduto Query. La versione dell'intervista uscita su S&P era tagliata per ragioni di spazio, e oggi abbiamo ripubblicato sul sito del CICAP la versione integrale, in occasione di un articolo su Queryonline che discute sullo stesso argomento.
Proviamo a criticare gli scettici invece degli astrologi, tanto per cambiare.

Ho letto molte critiche dell’astrologia. Nella maggior parte dei casi non erano al corrente dell’estensione della ricerca, per cui tentevano ad affidarsi a vecchie argomentazioni come la precessione degli equinozi che sposta i segni dalle loro posizioni originarie. Ma argomentazioni vecchie hanno vecchi problemi; per esempio, se gli scettici che parlano della precessione avessero familiarità con i manuali astrologici, saprebbero che la precessione è irrilevante. In questo modo gli scettici diventano bersagli troppo facili per il fuoco degli astrologi. Gli scettici tendono anche a essere negativi, trattando tutti gli astrologi ed i loro clienti come se fossero stupidi e creduloni. Ma la stupidità e la creduloneria hanno molta meno importanza, se pure ne hanno, delle normali caratteristiche umane che tutti condividiamo, come essere sviati dai persuasori occulti.
Andatevi a leggere anche il resto qui, che è interessante.

martedì 8 febbraio 2011

Ci vediamo al civcolo

Un altro appuntamento per sentir parlare del Libro (l'idea è che più se ne parla, più copie si vendono e più noi diventiamo ricchi sfondati).
Questa volta a Torino, nella Sala Rossa del Circolo dei Lettori in via Bogino 9: ci vediamo questo venerdì 11 febbraio alle 18.00, per fare quattro chiacchiere con Piero Bianucci.

giovedì 3 febbraio 2011

Appuntamento a Vercelli

Domani sera, 4 febbraio,  il prof. Sentimento Cuorcontento, insieme alla divagatrice e all'ingegnere sarà tra le risaie di Vercelli, per una conferenza-presentazione del libro di cui ho già, occasionalmente, parlato.

Appuntamento alle 20.45 all'Istituto Cavour di corso Italia 42, a Vercelli. La conferenza fa parte di un ciclo di due, organizzato dall'Università Popolare di Vercelli in collaborazione con il CICAP; il secondo sarà venerdì 11 febbraio con Marta Annunziata e Mario Moisio su "Medicine convenzionali e no: che differenza c'è".

martedì 1 febbraio 2011

La fusione a voce

Sempre sulla demo di fusione fredda a Bologna, è online su Caccia al Fotone un'intervista dell'amico Fabio deSicot al prof. S.C.
Per scaricare la pontificazione in formato mp3, il link diretto è questo

Foto di Daniele Passerini da  http://22passi.blogspot.com

lunedì 31 gennaio 2011

Il ritorno della fusione fredda

Si è fatto un gran parlare in questo giorni della dimostrazione di un reattore che produce energia per fusione nucleare a temperatura ambiente, la famosa fusione fredda di cui si parla dalla fine degli anni Ottanta e mai dimostrata davvero.

Il prof. S.C. ha fatto una chiacchierata con Paolo Capiluppi che era presente all'evento, si è letto un po' di documentazione e ne ha parlato su Queryonline: lo trovate qui.

sabato 29 gennaio 2011

Buona domanda

Le popolazioni primordiali vivevano in condizioni di assoluta precarietà, per la ricerca del cibo, per la sicurezza personale, per la difesa comune, per il raccolto dei campi... Esse non possedevano notizie o certezze che permettessero la progettazione o la previsione degli accadimenti importanti per la loro vita. Gli astri, il loro movimento e i fenomeni celesti hanno rappresentato la certezza prevedibile, la sensazione di rappresentare un tutt'uno con l'universo. Credere negli astri e affidare a loro il proprio destino comporta una conseguenza pericolosa: il fatalismo e l'incapacità di poter cambiare il cammino degli eventi. L'astrologia ha potuto quindi rallentare il cammino dell'evoluzione dell'uomo?
Buona domanda, eh?
La risposta a questa e altre nell'intervista di Lidia Santoro al prof. Sentimento Cuorcontento, online da ieri sulla webzine delle Edizioni Hevelius di Benevento.

venerdì 28 gennaio 2011

Saluti da Salerno

Il prof. Sentimento Cuorcontento ieri era a Salerno, a fare una conferenza per il Progetto Lauree Scientifiche della locale Facoltà di Scienze.

Devo ringraziare moltissimo Ileana Rabuffo, del Dipartimento di Fisica, per l'invito e l'ospitalità, ma in particolare per avermi fatto scoprire la Pizza con Cornicione Ripieno di Ricotta e Salame. Se verrà  trovarmi a Torino, dovremo replicare con un Bollito Misto con Fontana di Bagna Cauda, o qualcosa del genere.

martedì 18 gennaio 2011

To motivate these lengths that were not gone to

Il prof. Sentimento Cuorcontento ha appena finito di leggere The Atlantis Syndrome, il bel libro di Paul Jordan che sbertuccia gli archeologi improvvisati sempre alla ricerca di Atlantide: non solo quella di Platone, ma in generale l'idea che sia esistita una qualche superciviltà antica, magari di provenienza extraterrestre, di cui sono rimaste solo poche e sparse tracce. Il libro è ben documentato, interessante e divertente, e Jordan è spiritoso, tutto bene. Solo, uno è abituato a leggere in inglese periodi brevi e cristallini, mentre qui (complice forse il fatto che Jordan, secondo le note biografiche su Amazon, vive in Spagna) spunta di tanto in tanto un periodare barocco che, senza le concordanze tra verbo e soggetto a dare una mano, fa fare un po' di fatica al lettore non madrelingua (non che il prof. S.C., fluente in molte lingue, abbia avuto difficoltà: ve lo dico solo come avvertimento).
Mentre leggete, respirate dove ho inserito l'asterisco o rischiate la sincope anossica.
None of these things is an established fact, and all are open to terminally grave doubts. These lengths were not gone to, and there was nothing to go to them for —­ because no knowledge of vital importance to mankind (precession and cyclical catastrophe, not necessarily related, would seem to be the knowedge in question) has been demonstrated to have actually existed in the remote past to motivate these lengths that were not gone to. * In reality, a tissue of mere speculations, often no better than unoccasioned questions, has been concocted in the interests of a psychological disposition to believe in a unique original inspiration of mankind, a hidden transmission of wisdom and knowledge through a secret priesthood, a system of cosmically ordained catastrophes, a gloomy vision of glacial or cometary or gravitational disaster soon to revisit us (just around the corner in fact), a promise of meaning to life and renewal beyond death.
Intendiamoci, il libro è bello e consigliato. Però scordatevi di leggerlo a letto dopo aver mangiato la trippa, ecco. 
Paul Jordan, The Atlantis Syndrome. Phoenix Mill: Sutton (2001)

sabato 15 gennaio 2011

L'autunno dell'astrologia

Mi è finalmente arrivato il nuovo libro di Andrea Albini L'autunno dell'astrologia. È un seguito ideale di Oroscopi e Cannocchiali, il libro sul conflittuale rapporto tra Galileo e l'astrologia che il prof. Sentimento Cuorcontento ha recensito a suo tempo. Ho promesso di recensire anche questo per Query, ma prima devo leggerlo.

A proposito di astrologia, intanto, a sentire il Corriere della Sera, nientepopodimeno, gli scienziati hanno scoperto un nuovo fenomeno che spariglia le carte a tutti gli astrologi: nientepopodimenochè la precessione degli equinozi. Lo so , sono due «nientepopodimeno» in due righe, ma mi predonerete il piccolo eccesso. Ipparco (e, magari, qualche astronomo più antico di cui si è persa la memoria) si sbellicano dalle risate. Non sto a raccontarvi tutto, sta seguendo la storia Little Skeptic.
Andrea Albini, L'autunno dell'astrologia. Il declino scientifico del discorso sulle stelle da Copernico ai giorni nostri Roma: Odradek (2010)