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martedì 22 settembre 2009

In diretta da Barcellona

In questi giorni il prof. Sentimento Cuorcontento è a Barcellona per un congresso. E scopre che il Web 2.0 sta arrivando anche in queste cose super-istituzionali: EGEE09 ha un liveblog, una pagina di Flickr con le foto e nientepopodimenochè un canale Twitter.

Chissà se qualcuno li sta seguendo davvero...

domenica 13 settembre 2009

In trattoria su Mercurio

Se vi trovaste ad attraversare per diporto il sistema solare, non dimenticate di portare con voi l’eccellente guida turistica Seconda stella a destra, recentemente pubblicata da Sironi nella collana la scienza pop (senza la maiuscola). Con consigli che spaziano dal dove soggiornare, al cosa mangiare e persino quali souvenir portarsi a casa, il turista spaziale più esigente troverà facilmente qualcosa alla portata delle sue tasche, aggiornata alle ultime novità del 12009.
Andrea Bernagozzi, Davide Cenadelli, Seconda stella a destra. Guida turistica al Sistema Solare. Milano: Sironi (12009)
Con un tono deliziosamente vintage nerd che ricorda i primissimi secoli del III millennio, la guida ci accompagna prima tra i pianeti interni per avventurarsi poi nel più variegato sistema esterno, con le decine di satelliti dei giganti gassosi da visitare. Per mettere la guida alla prova, il prof. Sentimento Cuorcontento MMCMXXVII (duemilanovecentoventottesimo clone di un celebre scienziato e gastronomo del XXI secolo) ha provato per noi la trattoria da Bepi il Colombo, su Mercurio, che Seconda Stella suggerisce a pag. 35.
La trattoria stupisce, prima ancora di vedere il menu, per l’arredamento che ricorda il look delle sonde usate nelle famose esplorazioni di Mercurio intorno al 2019. Il servizio è attento e cortese, anche se l’usanza tradizionale di far ruotare i vassoi e le zuppiere legati a lunghi “guinzagli” di cavo monomolecolare può sconcertare sulle prime; ma veniamo alla cena. Il menu degustazione che abbiamo provato, a 350 astrocrediti bevande escluse, non è a buon mercato ma vale sicuramente la spesa.
La cena inizia con una sfilata di piccoli antipasti, per lo più crudità di pesce condite con i celebri sali di sodio e potassio, che da sole giustificherebbero la fama di Bepi. Altrettanto soddisfacenti i tagliolini gratinati al Gran Sole di Mercurio, che lasciano lo spazio alla portata principale: il celebre e grandioso pesce volante alla fionda gravitazionale, specialità del locale. Unico neo, lascia qualche dubbio il salmone alla Douglas Adams servito come alternativa (in effetti, a detta di Seconda Stella è la specialità di un altro ristorante).
Insomma, vale il viaggio, o almeno una deviazione se siete in giro per il Sistema Solare interno.
Voto: 17/20 (provato il 3/9/12009)

Tornando nel presente, Seconda Stella è pieno di rimandi e citazioni tratte dal mondo dell'astronomia e della fantascienza, e si può giocare a scovarli imparando un sacco di cose: provate a googlare “Bepi Colombo” e capirete cosa voglio dire.

Bene, sapete tutti che al prof. Sentimento Cuorcontento non piace vantarsi dei propri amici altolocati, ma in questo caso dovrò fare un’eccezione. Lavorando all’Osservatorio Astronomico della Valle d’Aosta, a milleseicento metri di quota, uno degli autori si qualifica senz’altro come “altolocato”, e devo fargli una domanda. Andrea, ho il sospetto che la Fonduta di acciughe con fontina liquefatta per irraggiamento solare diretto dello chef Jammo Saint-Pierre sia nata da un’esperienza reale (e, a giudicare dagli ingredienti, traumatica). Sbaglio?

martedì 8 settembre 2009

Quirkologìa

Ricordate che avevamo parlato di Quirkology di Richard Wiseman?
Dice Valentina che a fine ottobre dovrebbe uscire la traduzione italiana, da Ponte alle Grazie.

Nel frattempo è uscita su Scienza&Paranormale n.84 la recensione della versione in inglese, ad opera del prof. S.C.: online qui, oltre che qui sotto.
Che cos'è un quirk? "Stranezza" secondo il vocabolario, la parola indica un comportamento curioso, una piccola mania, un tic, insomma un aspetto minore ma curioso del comportamento umano. Consultare l'oroscopo, usare la cassa prioritaria del supermercato per saltare la coda, scegliere le scarpe da ginnastica nere oppure bianche, ridere per una barzelletta mentre un'altra ci lascia indifferenti, "prendere a prestito" i cucchiaini della cucina comune, esprimere il nostro stress camminando più o meno velocemente: di simili argomenti magari minori ma sicuramente interessanti si occupa Quirkology, l'ultimo libro di Richard Wiseman.

Professore di Public Understanding of Psychology all'università dello Hertsfordshire, in Inghilterra, e personaggio ben noto a chi si occupa di paranormale e fenomeni strani in generale, Wiseman tratta spesso di argomenti curiosi usando strumenti inattesi. Come si può scoprire sulla sua pagina web richardwiseman.com, ad esempio, al momento in cui scriviamo sta concludendo uno studio psicologico su larga scala attraverso Twitter, il popolare servizio di micro-blogging. Come la data di nascita influenza davvero la vita delle persone, la psicologia della menzogna e dell'inganno, la superstizione e le convinzioni bizzarre, in che modo prendiamo le nostre decisioni, cosa ci fa ridere, cosa ci spinge ad aiutare (o no) le altre persone sono gli argomenti di altrettanti capitoli in cui Wiseman racconta di studi di psicologia sperimentale, spesso condotti da lui stesso e dai suoi collaboratori e scrupolosamente documentati nella bibliografia, che disgraziatamente spesso manca nei libri di divulgazione.

Ad esempio, nel secondo capitolo si impara, attraverso una serie di esperimenti, come non sia per niente facile capire se una persona stia mentendo o meno: contrariamente a quanto si sente spesso dire, il linguaggio non verbale aiuta poco. È piuttosto la scelta delle parole usate che può permettere, con un po' di esperienza e molta fortuna, di accorgersi di una menzogna. Oppure: il quinto capitolo racconta nel dettaglio un lungo e complicato esperimento condotto nel 2001-2002 per cercare di scoprire la barzelletta più divertente del mondo, cioè per capire scientificamente cosa rende le barzellette e le battute di spirito più o meno divertenti per una persona piuttosto che per un'altra.

Il libro, a cui è associato il sito web quirkology.com, nasce da una trasmissione televisiva e forse risente un po' della frammentarietà e scarsa profondità della televisione, ma è certamente interessante e molto divertente. Di tanto in tanto viene da chiedersi se alcuni degli studi presentati abbiano un vero interesse scientifico o siano più pensati per attirare l'attenzione e fare divulgazione, tanto che spesso sembra di poter leggere tra le righe un invito a non prendere troppo sul serio le conclusioni. A questo proposito è molto più azzeccato (e onesto) il sottotitolo dell'edizione inglese The curious science of everyday life, "La curiosa scienza della vita di tutti i giorni", piuttosto che quello pretenzioso dell'edizione americana How we discover the big truths in small things, "Come scopriamo le grandi verità nelle piccole cose".

Infine, per rendere l'idea del tono brillante del libro, ecco un breve estratto dall'"epilogo" intitolato Towards the Worldwide Eradication of "FTSE-itis": «Una ricerca rivela come l'87 per cento della popolazione soffra di FTSE-ite – la paura, perfettamente razionale, di essere intrappolati in una conversazione noiosa durate una cena[1]. Ho recentemente organizzato una serie di cene "sperimentali" in cui, prima di poter aver accesso alle cibarie, gli ospiti dovevano dare un punteggio ad una serie di fattoidi (fatti ritenuti veri pur in mancanza di prove) derivati dagli studi descritti in questo libro, da 1 ("Embè?") a 5 ("Davvero? Quando esce l'edizione economica?"). Ho poi usato i dati per identificare i fattoidi che avessero la maggior possibilità di stimolare una conversazione interessante anche alla più noiosa delle cene».

FTSE è il Financial Times Stock Exchange, un indice che descrive l'andamento dei titoli di borsa: argomento che evidentemente Wiseman, come chi scrive, considera tra i più noiosi al mondo. L'autore procede quindi a elencare la top-ten dei "fattoidi", per la quale rimandiamo al libro.

Ricordatevi però, se vi troverete in condizioni disperate, che il fattoide migliore, quello che potrebbe salvare la serata vivacizzando la più noiosa delle cene, è il seguente:

«Le persone preferiscono indossare un maglione che è stato lasciato cadere nella cacca di cane e poi non lavato piuttosto che uno lavato a secco ma appartenuto a un serial killer».

Buona conversazione.

1) In una nota, Wiseman avverte che questo primo pezzetto è inventato. Sul resto dell'epilogo il giudizio è lasciato al lettore.

domenica 6 settembre 2009

Zzot!

I fisici evidentemente non hanno tanta fantasia quando si tratta di scegliere i titoli delle riviste “divulgative” pubblicate dalle varie istituzioni. Quella pubblicata congiuntamente da SLAC e Fermilab si chiama Symmetry, quella dell’INFN si chiama Asimmetrie (non so bene se questa contrapposizione significhi qualcosa), mentre quella del CERN si chiama banalmente CERN Courier, riuscendo ad avere la stessa spigliatezza dell’ineffabile Illustrato FIAT. Queste riviste rivestono per il pubblico generale lo stesso interesse della Gazzetta dell'Epigrafista Partico-Sassanide: sono di solito piene di necrologi di fisici famosi, annunci di premi dati e ricevuti, visite di alti papaveri a questo o quel laboratorio, interviste a giovani ricercatori di belle speranze e cose di questo genere. Qualche volta però si trova una notizia succulenta, che non può sfuggire all’occhio vigile del prof. Sentimento Cuorcontento: ne ho trovata una sul numero di luglio di Symmetry. Purtroppo il prof. S. C. medesimo non è stato interpellato, altrimenti avrebbe avuto certamente una risposta dello stesso calibro della domanda: «È vero che avete usato il fascio di ioni pesanti ultrarelativistici del vostro acceleratore per abbattere un UFO?»

M. Rowe, “Nope, no UFOs at Brookhaven Lab” Symmetry Magazine 6:4 (July 2009). Online qui.

A quanto pare, ad aprile una troupe della trasmissione UFO Hunters, di Discovery Channel, si è presentata ai Laboratori Nazionali di Brookhaven per porre esattamente questa domanda ai fisici di RHIC, il Relativistic Heavy Ion Collider. Secondo gli ufologi, i pompieri in servizio al laboratorio sarebbero intervenuti il 24 novembre 1992 per spegnere l’incendio causato da un UFO precipitato nei dintorni, e (secondo alcune versioni) avrebbero portato parte del relitto a Brookhaven, per farlo esaminare dagli scienziati. Ma non solo: secondo alcuni, sarebbe stato proprio il fascio prodotto dall’acceleratore ad abbattere l’astronave aliena!

Ora, è vero che RHIC è un acceleratore di particelle un po’ particolare: mentre di solito si accelerano leggerissimi elettroni o al massimo protoni, RHIC è fatto per accelerare nuclei di elementi pesanti, generalmente oro o rame. Anzi, fino a che non partirà finalmente LHC (che userà nuclei di piombo invece che protoni per una frazione del tempo) RHIC continuerà ad essere l’acceleratore di ioni pesanti più potente del mondo. Nonostante questo, però, non può essere usato come un cannone: la condizione per poter far circolare il fascio collimato è che ci sia un vuoto estremamente, ehm, vuoto nei tubi che lo ospitano: nel momento in cui fosse “sparato” verso un bersaglio qualsiasi, l’interazione con gli atomi dell’aria lo disperderebbe rapidamente. E poi, l’acceleratore è progettato per far circolare il fascio lungo una traiettoria precisa, non si può “puntarlo” come se fosse un fucile. Quindi, i fisici di Brookhaven sono innocenti.

E l’incendio?

Chiamato in causa, il capo dei pompieri di Brookhaven ha mostrato il registro delle attività di quella sera, su cui con grande delusione degli ufologi (e del prof. S.C.) non compare alcuna attività particolare.

Naturalmente, potete anche pensare che tutto questo faccia parte di una grande congiura del silenzio: d’altronde è noto che il prof. S.C. è al soldo della CIA. Gli alieni ci assediano, gli americani si sono armati con RHIC. E noi in Europa? Ma avete davvero creduto a tutte quelle balle sul Bosone di Higgs? A cosa credete che serva LHC? Aspettate un momento che riusciamo a farlo funzionare e poi che vengano, se ne hanno il coraggio. Che vengano!

martedì 1 settembre 2009

Si riparte!

Ritemprato dalle vacanze, riecco il prof. Sentimento Cuorcontento, di ritorno dopo una lunga pausa e pronto a nuove pontificazioni.

Ci sono un sacco di cose da fare e da raccontare: mi è arrivato un campione di simulante di regolite lunare (a che serve?) abbiamo finito la correzione delle bozze dell'Enciclopedia del CICAP (quando uscirà?), stiamo progettando un sacco di cose per il Festival della Scienza a Genova e altre occasioni, ho perfezionato una nuova ricetta per gli sgombri marinati (menta e cipolle di Tropea), devo forse andare a Barcellona a fine mese (ecchissene...)

Insomma, state sintonizzati.

In attesa delle pontificazioni, e per pavoneggiarsi un po', ecco una foto ricordo delle vacanze. La Vallèe Blanche e la Mer de Glace dalla base delle nuvole, a circa 4000 metri di quota sopra la vetta dei Drus. Il coso grosso in fondo a destra è il Monte Bianco, il coso giallo in primo piano è un piede del prof. S.C.