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martedì 17 febbraio 2009

Provateci voi...

Il prof. Sentimento Cuorcontento è in carenza di sonno e di voglia di lavorare, avendo trascorso un numero eccessivo di ore a preparare una domanda di finanzamento al Ministero per un oggetto dall'evocativo nome di Virtual Analysis Facility For ALICE, dove ALICE è l'esperimento del CERN a cui il prof. S. C. collabora. Con un nome così non so quante probabilità abbiamo che ci finanzino («Pronto, qui è il MIUR. Vorremmo darvi una vagonata di soldi per il vostro progetto, ma non abbiamo capito cosa ne verrà fuori.» «Un VAFFA!» «Click»), ma non è di questo che volevo parlare.

Nella carenza di sonno e di voglia di lavorare uno si mette a fare cose che non richiedano eccessivi sforzi mentali: una di queste è, tipicamente, il riordino e la pulizia dell'hard disk (attenti a non scivolare, è ancora tutto bagnato). Nel corso di questa operazione, ho ritrovato un coso scritto qualche anno fa per rispondere a qualcuno (ce ne sono sempre) che si lamentava di come il CICAP si rifiutasse di indagare su [inserite qualcosa sui cui il CICAP non ha indagato]. Siccome rileggendolo mi sono divertito, ve lo propongo ripulito dei riferimenti a quella particolare discussione, che sarebbero incomprensibili fuori del contesto.
Ma ora le buone notizie. C’è un modo molto semplice per ovviare al problema: provate voi stessi. Sceglietevi un fenomeno misterioso, ad esempio un presunto miracolo. Uno piccolo, facile, vicino a casa vostra.

Cominciate a leggere le pagine web e i libri principali, insomma cominciate a orientarvi e a capire quale potrebbe essere una sperimentazione risolutiva. Probabilmente dovrete parlare con qualche esperto di questa o di quella disciplina, o magari leggervi un manuale, Ci vorrà un po’, specie se scegliete le apparizioni di Fatima o i miracoli di Lourdes.

Adesso raccogliete la bibliografia, cioè tutto quello che è stato detto e scritto su quel miracolo. Non sarà facile, badate bene: queste cose non sono (quasi) mai pubblicate su Nature, che trovate in una qualsiasi biblioteca universitaria. Vi toccherà ordinarle in biblioteche remote, scrivere agli autori, chiedere favori alla gente, magari prendere un treno, comprare dei libri su Amazon. Tenete presente che voi siete uno e “loro” sono Legione: se vi sfugge anche un solo articolo, qualcuno se ne accorgerà e vi sbertucceranno all'infinito. Pensate ancora a Fatima, o a Lourdes...

Ora leggete (anzi, studiate) quello che avete raccolto. Mettetevi in contatto con gli autori principali, chiarite bene gli eventuali punti oscuri, segnatevi i problemi che trovate nei vari articoli, rifate i calcoli, confrontate le didascalie con le figure corrispondenti, insomma diventate un esperto. Di meno non basta. Andate a Lourdes (pun not intended), andate a Fatima. Ah, fatevici fare una foto: nelle conferenze aiuta far vedere che uno ci è andato davvero.

A questo punto, se siete stati fortunati è passato solo un anno o due, vostra moglie vi prende per matto e in ufficio si chiedono se avete una amante con quelle occhiaie che vi ritrovate per la carenza di sonno. Però potete incominciare a rendere utile il vostro lavoro. Facendo qualche conferenza, scrivendo qualcosa per Scienza&Paranormale o aprendo un sito web: siete diventati degli esperti su un argomento controverso. È il primo passo.
Però ora viene il divertente. Se avete scelto quel miracolo, quel fenomeno paranormale, è perché nessuno ha fatto delle sperimentazioni serie. Il vostro scopo è farle. Qui è più difficile fare delle dritte: se non avete le necessarie competenze scientifiche (non è peccato, non possiamo essere tuttologi e Joe Nickell dice sempre di sapere solo un pochetto di tutto, ma soprattutto sa dove trovare gli esperti di qualunque cosa) dovrete cercare ad esempio di convincere qualcuno (che so, un botanico, un filologo, uno statistico) a darvi retta, non sempre è facile (anzi, quasi mai).

Poi, ad esempio per una madonnina piangente, dovrete convincere padroni di casa, parroci, sindaci, vescovi a lasciarvi esaminare e prendere campioni (e sono email, telefonate e raccomandate con A.R. che vanno avanti e indietro, e altri mesi che se ne vanno senza poter fare niente); oppure dovrete trovare qualcuno a cui chiedere una malleveria per accedere a fondi di libri rari, quelli che il bibliotecario vi sta in piedi sospettoso dietro finché non lo restituite, solo per scoprire che del pergamenaceo che vi interessa non esistono più che la legatura bruciacchiata e qualche pagina accartocciata, perché c’è stato un incendio nel 1912 (è capitato a me...) e l’unica altra copia nota è a Parigi.
Figuriamoci poi Lourdes: bisogna raccogliere le statistiche di guarigione, migliaia di cartelle cliniche, leggersi gli studi sulle remissioni spontanee... una carriera da epidemiologo, altro che un hobby.

Per arrivare fino qui avete bisogno di molta, ma molta, fortuna, specialmente per incocciare in un qualcosa su cui sia possibile indagare avendo qualche speranza di arrivare a una conclusione, e di poter avere l'accesso che desiderate all'oggetto del vostro studio (avete scelto la Sindone? Ho cattive notizie per voi...)
Di fortuna, adesso, ve ne serve altra, perché avete, che so, i vostri 20 milligrammi di campione che potrebbe persino essere sangue, o i vostri 30 GB di database con le cartelle cliniche dei guariti dal santone, comprese le mammografie digitali, e dovete fare i vostri esami, sperando di non sbagliarvi e di non aver trascurato nulla che poi possano rinfacciarvi al primo dibattito, e...
...BINGO! Avete risolto il mistero, avete controllato un fenomeno paranormale!
Sono passati anni, avete spiegato un miracolo secondario che non conosceva nessuno, avete dilapidato un capitale in fotocopie, viaggi, telefonate intercontinentali, esami di laboratorio, libri, reagenti ma ce l’avete fatta! Adesso si tratta solo di trovarvi un’altra moglie e un nuovo lavoro.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Gentile Prof. S.C.,

Il mio feed reader mi dice che questa roba l'aveva già pubblicata il 25 gennaio scorso sotto il titolo "Riciclato - perchè si fanno poche indagini" (ed io me l'ero letta, oh si!). Epperò me la ritrovo di nuovo oggi con un titolo nuovo, e il post vecchio non c'è più. Riciclaggio del riciclaggio? O un nuovo mistero paranormale su cui indagare? :-)

Suo affezionato, M.

Stefano Bagnasco ha detto...

Affezionato M.,

la seconda, ovviamente. Perchè il CICAP non indaga su queste cose? Eh?

Cordiali saluti,

prof. S.C.

Stefano Bagnasco ha detto...

Visto che recentemente il post è stato segnalato, un update: il progetto non è stato finanziato dal MIUR...

S.

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