Questo ha fatto ricordare al prof. Sentimento Cuocontento un libro molto interessante che ha letto qualche anno fa. È vecchiotto (ha più di venticinque anni), ma le cui conclusioni sono curiose perchè, come spesso capita, è un po' più complicato di quello che sembra...
David J. Hufford, The terror that comes in the night. An experience-centered study of supernatural assault traditions. Philadelphia: University of Pennsylvania Press (1982)Hufford si concentra su una forma molto definita di terrore notturno, che nei paesi anglofoni (e in particolare a Terranova) si chiama Old Hag, la "vecchia strega", e che con vari nomi è nota in tutto il mondo. Hufford, con l'aiuto di numerose testimonianze, esamina il fenomeno da vari punti di vista. Le conclusioni di Hufford sono interessanti, perchè la vecchia non è la solita conseguenza della peperonata con le cozze a cena: vediamole (le conclusioni, non le cozze).
Intanto l'esperienza, a quanto pare, non ha origini strettamente culturali: ossia, non deriva da un processo tipo «esiste una tradizione di racconti su questa Old Hag, e chi la conosce tenderà a fare sogni che la riproducono». Questo non solo perchè la stessa si ripropone con grandissime analogie in molte culture, ma anche per altri indizi: ad esempio, i racconti sono quasi sempre di prima o di seconda mano, e raramente sono riferiti a miocuggino. Sarà però influenzato dalla cultura il racconto che dell'esperienza viene fatto, che assumerà sfumature e modi differenti.
In un capitolo successivo, Hufford esamina quello che gli studi sul sonno possono dire sul fenomeno. Ecco la sua conclusione:
Can we say that sleep research has "explained" the Old Hag? No, we cannot. We cannot because what has been gained has been a description of physiological events that seem to account for the production of the state, that is, paralysis in wakefulness, preceding or following sleep, during which a complex and frightening experience may take place. The specific contents of the experience, however, have not been explained.Saltiamo al capitolo delle conclusioni, che contiene un ammirevole sommario (scusate la grande quantità di inglese in questo post...):
Insomma, con quello che sappiamo non possiamo spiegare il fenomeno in maniera soddisfacente. Attenzione, a scanso di equivoci, che Hufford non sta invocando niente di soprannaturale: dice chiaramente che si tratta di illusioni ipnagogiche. Però, in qualche modo, la storia non è tutta lì.
- The phenomena associated with what I have have been calling the Old Hag constitute an experience with a complex and stable pattern, which is recognizable and is distinct from other experiences.
- This experience is found in a variety of cultural settings.
- The pattern of the experience and its distribution appear independent of the presence of explicit cultural models.
- The experience itself has played a significant, though not exclusive, role in the development of numerous traditions of supernatural assault.
- Cultural factors heavily determine the ways in whichthe experience is described (or withheld) and interpreted.
- The distributions of traditions about the experience, such as those involving the Old Hag or the Eskimo augumangia, has frequently been confounded with the distribution of the experience itself.
- The frequency with which the experience occurs is surprisingly high, with those who have had at least one recognizable attack representing 15 percent or more of the general population.
- The state in which this experience occurs is probably best described as sleep paralysis with a particular kind of hypnagogic hallucination.
- Although there may be some connections between the etiology of this experience and narcolepsy, and although certain illnesses could be confused with the experience, the Old Hag experience itself does not indicate the presence of any serious pathology.
- The contents of this experience cannot be satisfactorily explained on the basis of current knowledge.
Il prof. Sentimento Cuorcontento, pur dall'alto della sua proverbiale onniscienza, si ferma qui perchè è un po' al di fuori delle sue competenze, e rischia di dire delle vaccate. Però sono passati venticinque anni e mi farebbe piacere, se c'è qualche esperto in ascolto, che ci aggiornasse.
Ad esempio, Susan Blackmore ha esaminato un fenomeno simile, quello dei rapimenti alieni: la conclusione in questo caso è che l'aspetto degli alieni rapitori dipende fortemente dall'idea che la persona se ne era fatta, ad esempio attravero trasmissioni televisive. Ma allora non ci si capisce più molto: è la stessa esperienza della Old Hag "filtrata" attraverso modelli culturali differenti o è un'altra cosa?
1 commento:
Caro Prof. Sentimento Cuorcontento,
a proposito di paralisi notturna, rapimenti alieni e esperienze varie che si fanno quando si è a letto, in senso scientifico s'intende, consiglio di visitare questa pagina:
http://blogs.discovermagazine.com/badastronomy/2006/08/09/my-mother-the-alien/
L'idea azzardata, ma interessante, è che il fenomeno dell'alieno ai piedi del letto che viene a rapirti sia la memoria inconscia della visione distorta che un neonato ha del viso materno che lo sovrasta quando il piccolo è nella culla... Qualcosa del genere, insomma.
Ovviamente lei ne sarà già a conoscenza, mi permetto però di segnalarlo ai visitatori del suo prestigioso blog.
Grazie, Andrea
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