Ecco qui, trovato.
Nelle sue perigrinazioni in giro per l'Italia, l'Europa e il mondo il prof. Sentimento Cuorcontento ama recarsi in luoghi carichi di ricordi per la storia della scienza, anche perchè si fa poi un figurone a raccontare di esserci stati. Una guida imperdibile è il libro qui accanto, che il prof. S. C. ha comprato usato chissà quando e chissà dove, per la principesca somma (riportata a matita sul frontespizio) di $17.95. Se davvero lo volete su AbeBooks ve lo portate a casa per molto meno.
C. Tanford, J. Reynolds, The Scientific Traveler. New York: J. Wiley & Sons (1992)Opportunamente, il libro si apre con una citazione del dottor Johnson:
In Italia, uno dei luoghi deputati indicati da Tanford e Reynolds è naturalmente Pisa, città natale e "patria" scientifica di Galileo prima di Padova e Firenze. Ma è proprio a Firenze che andiamo adesso, in via S. Antonino 11: dove si trova Palazzo Viviani.A man who has not been to Italy is always conscious of an inferiority.Samuel Johnson in 1776, quoted by James Boswell
Nell'impossibilità di costruire un monumento funebre degno di questo nome per il suo maestro, Vincenzo Viviani aggirò le resistenze degli ambienti ecclesiastici trasformando in monumento la facciata di casa sua. Il palazzo (Viviani non era un morto di fame come molti fisici antichi e moderni) è noto ancora oggi come Casa dei Cartelloni, per le due lunghe iscrizioni ai lati del portone sormontato da un busto di Galileo. Ma a Vincenzo scappa un po' la mano, perchè di Galileo (che come abbiamo visto non era completamente estraneo alla pratica dell'astrologia) fa scrivere sulla lapide
Inanis artis genethliacae perpetuus insectatorCome dire, perpetuo martellatore degli astrologi: non completamente falso, ma forse un po' eccessivo.
A questo punto, avendo arruolato Galileo, bisogna forse pareggiare un po' il conto con gli avversari dell'astrologia.
Dovete sapere che fra i più accesi avversari dell'arte divinatoria (insieme a Viviani) sono gli astrofili, ossia gli astronomi non professionisti, ed in particolare i miei amici dell'UAI. Sono loro, per capirci, che hanno promosso una lodevole campagna per contrastare l'eccessiva diffusione dell'astrologia sui mezzi di comunicazione. Se volete far andare su tutte le furie un astrofilo basta iniziare una frase con «Scusa, tu che sei astrologo...»: l'astrofilo si fa paonazzo in volto, comincia a parlare in modo sconnesso e spesso scurrile e, in casi estremi, esplode con grande fragore (non provate da soli a casa).
Spostiamoci perciò ora a Salon-de-Provence, città natale di Nostradamus. Il veggente in questione non ha bisogno di presentazioni, ma guardate cosa si legge sulla lapide riprodotta qui accanto, che campeggia sulla facciata della sua casa natale.
Astrophile.
Sento provenire da Alpette vaghi echi di frasi che sinceramente mi paiono sconvenienti, e quelle che sembrano esplosioni...
4 commenti:
Sto leggendo anch'io il libro, finalmente. E' un bel libro davvero. Se ne ricava un discorso finalmente un po' piu' sensato sulla questione di Galileo astrologo (ma solo per vil denaro). Ma lo devo finire.
Pasqua astrol.... gulp grrrr :-))astròfila.
Oggi per iniziare ho conosciuto il termine 'sesquicentenario'; ed al termine ho imparato che potrei offender la gentilissima Pasqua dicendole "Stròloga!" ;-)
Ch.mo professor Cuorcontento, la ringrazio sentitamente per i Vs scritti sempre ricchi di informazioni e spunti di conversazione e celati insulti... Un caro saluto, pac
Ciao Pasqua! Benvenuta a casa del prof. Sentimento Cuorcontento.
Che ricambia il saluto a Pac, naturalmente, suggerendogli di non dare della stròloga a Pasqua perchè potrebbe davvero esplodere...
A proposito di Pisa... ehm (sarei di Livorno ;-) anche se di adozione). I miei amici (astròfili) di S. Maria a Monte coltivano un sogno... Galileo potrebbe (potrebbe!) essere nato nel loro paese, dove i Galilei avevano una casa. Chissa'...
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