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lunedì 23 marzo 2009

Zoologia divulgativa (a spasso per Praga, I)

Come annunciato di sfuggita, il prof. Sentimento Cuorcontento si trova in questi giorni a Praga per un congresso. Arrivato ieri sera troppo tardi per potere godere della gastronomia ceca (maiale, maiale affumicato, salsiccia di maiale e salsiccia di maiale affumicata. Ah, e knedliky, Dio li perdoni), cercavo di placare i morsi della fame con le noccioline del minibar e la letteratura.
Angelo Maria Ripellino, Praga Magica. Torino: Einaudi (1973)

Ripellino racconta (e probabilmente è pure vero) che lo scrittore, umorista e mattacchione generico Jaroslav Hašek, autore delle celebri avventure del soldato Švejk, nel 1908 aveva raggirato l’editore di una rivista divulgativa per allevatori e zoòfili intitolata Il mondo degli animali, che lo aveva incautamente assunto in qualità di direttore.
Lo scrittore diede un’impronta inusitata alla rivista, mutandola in una sorta di cervellotico Brehm, in un inventario di inesistenti animali, degni di figurare in un Grand Magic Circus o piuttosto nel gabinetto di mostri del Dr. Katzenberger di Jean Paul: il tirannosauro, i cacatúa-pipistrelli, l’orso Asvaíl, lo squalo cèrulo, la pulce paleozòica (Paleopsylla kuhniana), la balena dal ventre sulfúreo.
La prosa di Ripellino è inconfondìbile, anche se a quanto pare aveva un certo contagioso feticismo per gli accenti. In ogni caso, Hašek escògita ancora
«il felicione furbesco, mammifero della famiglia dei canguri, il bue edúle, protòtipo della vacca, l’infusorio seppiale» […] «Sapevano Brehm e i suoi seguaci del mio pipistrello dell’isola di Islanda, il “pipistrello remoto”, del mio gatto domestico della cima del monte Kilimangiaro dall’appellativo di pasciocervo irascibile?»
Disgraziatamente, la notizia che i topi muschiati allevati nel castello di Dobríš avevano invaso la Moldava e che i lupi mannari sarebbero presto stati venduti come comuni cani fece mangiare la foglia all’editore e Hašek fu cacciato. Bene, perché questo gli permise, dopo una breve carriera come venditore di miserabili randagi gabellati per cani di razza, di fondare il «Partito del progresso moderato nei limiti della legge» con l’amico illustratore Josef Lada.
Mica una roba da niente, pare che abbia preso anche qualche decina di voti. Ma ho il sospetto che la birra boema, buona e a buon mercato, avesse un ruolo in tutto questo.

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