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venerdì 13 marzo 2009

Trentacinque chili di cacca

Cosa ne pensereste se la vostra tesi di dottorato fosse messa in pericolo dal personale delle pulizie che, trovando la vostra collezione di campioni e scambiandola per immondizia, gettasse via il frutto di cinque faticosi anni nelle umide giungle delle Filippine?

È quello che è successo al povero Daniel Bennett, dell'università di Leeds. Bisogna dire, però, che Daniel se l'è cercata: ha passato cinque anni nelle Filippine non osservando i riti sessuali di una mysteriosa tribù di meravigliose guerriere amazzoni, ma raccogliendo tutta la cacca che riusciva a trovare del butaan (Varanus grayi), un orribile quanto rarissimo lucertolone parente del più noto varano di Komodo.
Tornato in Inghilterra per fare una lunga doccia e scrivere la sua tesi, l'imprudente conservava la sua collezione (77 libbre: trentacinque chili di cacca di varano) in una specie di sacchettone, a quanto pare non accuratamente etichettato. La signora delle pulizie evidentemente ha pensato qualcosa come «Questi studenti, chissà cosa si inventeranno la prossima volta. Via 'sta schifezza!».

L'università si è scusata e ha dichiarato:

Lessons have been learned and protocols improved to ensure this cannot happen again. Mr Bennett is due to graduate with his PhD this year, subject to minor corrections to his thesis, unrelated to the loss of the materials."
Meno male, povero Bennett. Già deve scrivere una tesi di dottorato sulla cacca...
In ogni caso, come suggerisce Jorge Cham di Piled Higher and Deeper: etichettate accuratamente i vostri campioni!

2 commenti:

Smart Null ha detto...

Peccato.

E' stata perduta un'occasione preziosa per una memorabile zingarata: mescolare la cacca di varano insieme a quella di altri vertebrati; oppure presentarla in un barattolino ad un esame medico approfondito... ;)

Gianni Comoretto ha detto...

Dalle mie reminiscenze ("Il sistema periodico" di Levi), la cacca di rettile contiene anche grosse dosi di urea (pipi' solida). Credo che un esame medico anche poco approfondito la sgamerebbe subito. La prima goliardata invece sarebbe veramente cattiva.

Mi ricorda tante disavventure simili, anche se meno odorose. Scatole contenenti preziosi componenti elettronici, in cui come succede spesso il componente e' in una piccola scatolina sepolta dalle "patatine" di polistirolo, gettate via dal personale di pulizia perché ritenute contenenti solo le patatine. Dopo impari e etichetti con un "Non buttare: materiale prezioso"

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