La pietra dello scandalo sembra essere la puntata di stasera de I fatti vostri, che sarà (o forse a questo punto è stata) interamente dedicata agli oroscopi per il 2010 di Paolo Fox. Quelli dell'AIART (l'acronimo significa Associazione Italiana Ascoltatori Radio e Televisione, ma sembra che tutti la traducano Associazione Telespettatori Cattolici) si sono arrabbiati un sacco, e quello che è forse più interessante è che il Consiglio Nazionale degli Utenti (non utenti in generale, utenti dei servizi radiotelevisivi) si è dichiarato d'accordo:
È inopportuno che il servizio pubblico dedichi trasmissioni agli oroscopi. Il rischio è che si sfrutti la superstizione, la credulità o la paura, in particolare delle categorie di utenti psicologicamente più vulnerabili. La delibera 34 del marzo 2005 dell'Agcom chiede che le trasmissioni di televendita di servizi di astrologia non traggano in inganno il pubblico. Non sarebbe utile estendere tale disposizione a tutte le trasmissioni? Ancor di più quando si tratta di servizio pubblico e in prima serata?Il CNU è un'organismo dell'AGCOM (il "garante per le comunicazioni"), quindi un organismo in qualche modo ufficiale (la notizia viene da qui).
Ora, il prof. Sentimento Cuorcontento è molto critico nei confronti dell'astrologia, ed è in fondo d'accordo con il CNU; però il ruolo del CICAP non è quello di fare il censore o l'inquisitore, ma cercare di capire e mettere le informazioni a disposizione di tutti, di modo che ciascuno possa farsi un'opinione fondata. Ne parleremo, se vi interessa, domani mattina verso le 10.00 a Radio Popolare, e di nuovo giovedì dalle 9.00 circa in avanti a Radio24.
Postilla: non è la prima volta che le associazioni cattoliche se la prendono con gli oroscopi. La posizione ufficiale cattolica nei confronti dell'astrologia è sempre stata estremamente critica (già dai tempi di Galileo, mica da ieri). Tuttavia, il prof. S.C. un paio di anni fa si è trovato a dibattere a Porta a Porta con un quotato intellettuale cattolico che invece per ragioni sue ne sosteneva la validità. Nell'impeto dialettico, è arrivato a dire che, in fondo, anche il Padre Nostro recita «come in cielo così in terra»...