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lunedì 23 novembre 2009

Giacobbo e la fine del mondo - I

Nel weekend, per ragioni di documentazione, il prof. Sentimento Cuorcontento si è procurato l'ultima fatica di Roberto Giacobbo, quello di Voyager e, facendosi forza, ha cominciato a leggerlo.

Roberto Giacobbo 2012 la fine del mondo? Milano: Mondadori (2009)
Farò un liveblogging di questa operazione, anche se ci vorrà un po': sono solo all'inizio e lo prendo a piccole dosi, per non rischiare. Comincia coi Maya e naturalmente non possono mancare l'Astronauta di Palenque e supercazzole tipo la seguente:
Abbiamo detto che, come un raggio sottile, l'onda di informazione genetica codificata nelle particolari frequenze e qualità del pianeta prescelto si manifesterebbe in modo istantaneo e in tale maniera i Maya, navigatori galattici, potrebbero penetrare nei vari sistemi.
Non commento perché è al di là della pur profonda e poliedrica capacità di comprensione del prof. S.C.
Invece nel secondo capitolo sui Teschi di Cristallo si trova:
Nel 1992 Richard Dolmun, curatore della Smithsonian Institution di Washington, riceve un pacco postale anonimo: dentro vi trova un teschio di quarzo, dal colore bianco latte e del peso di venti chili.
Insieme al pacco c'è una lettera non firmata: «questo teschio di cristallo azteco, che a quanto pare faceva parte della collezione di Porfirio Diaz, è stato acquistato in Messico nel 1960. La offro alla Smithsonian senza chiedere nulla in cambio».
Mysterioso, no? Purtroppo però Giacobbo prosegue:
Sembra che subito dopo la donazione l'uomo della lettera si sia suicidato.
L'anonimo e ignoto mittente si è suicidato. Giacobbo lo sa: gliel'ha detto suocuggino.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

oh poverino... ti sei ridotto a leggere Giacobbo... che dire.. darsi alla droga come tutti no, eh? :-)

Juhan ha detto...

Il suggerimento di Ivan mi sembra sensato e condivisibile però ci priverebbe della conoscenza che solo il prof. sa infonderci. A meno di comprare il libro di Giacobbo, ma temo che sia troppo tecnico, roba per specialisti.
Oltretutto sono impegnato con Terry Pratchett e credo di averne almeno fino a fine 2012; dopo, caso mai, potrei affrontare Giacobbo, se non casca il mondo.

Stefano Bagnasco ha detto...

NO! Non comprate il libro di Giacobbo, siete impazziti? Se non prendete le dovute precauzioni, rischiate che il cervello vi si liquefi e coli giù dalle orecchie.

Ci pensa il prof. S.C., che sa come proteggersi. D'altronde, non lo fo per piacer mio...

S.

divagatrice ha detto...

un reality blog, fico.
prof., sei troppo avanti... ;)

Gianni Comoretto ha detto...

Alla cintura fotonica sei arrivato?

Sui teschi mi è piaciuto molto il pezzettino della puntata di Voyager dove, dopo averci raccontato che quelli sono sicuramente autentici, nessuno li sa fare uguali, ci han mostrato il paese di artigiani del vetro che li fanno in serie sotto gli occhi del cameraman.

Andrea Bernagozzi ha detto...

Gentile Prof. Sentimento Cuorcontento,

c'è poco da dire sul suo gesto: semplicemente eroico.

In bocca al lupo, Andrea

Little Skeptic ha detto...

L'idea di affrontare la lettura delle parole in libertà del libro di giacobbo aveva sfiorato anche me.. ma mi ha bloccato il dilemma: non voglio comprare il libro e nessuno dei miei conoscenti (fortunatamente) ce l'ha...come faccio? Pur di non dare neanche un centesimo a Giacob ho abbandonato direttamente l'idea!

in bocca al lupo, anzi ai maya! E ricordati di proteggerti durante la lettura con una..cintura fotonica!

Seguirò attentamente il reality blog :P

Giuliana

Stefano Bagnasco ha detto...

La cintura fotonica è solo una delle numerose precauzioni prese dal prof. S.C.

Come scrivevo, però, la principale è prenderlo a piccole dosi: quindi tenete presente che ci vorrà un po' ad arrivare alle conclusioni...

S.

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