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giovedì 22 gennaio 2009

Biodinamica craniosacrale

Poco fa il prof. Sentimento Cuorcontento, com'è occasionalmente sua costumanza, si è recato da Zio Pagnotta, suo fornitore abituale di pizza al taglio. Decidendo tra la Margherita e quella ai formaggi, gli è caduto l'occhio su un volantino verde intitolato CRANIOSACRALE - Metodo BIODINAMICO. Incuriosito, ha cominciato a leggere...
Nella Biodinamica Craniosacrale il lavoro è largamente percettivo: l'essenza stessa della pratica è l'arte dell'ascolto intelligente e intuitivo, con il quale si cerca di mettersi in contatto con la forza biodinamica sottostante ad ogni funzione dell'organismo per riattivarla e risvegliarla. [...] Una delle caratteristiche principali del Respiro della Vita è infatti l'infallibilità, poichè esso nasce dalla scintilla divina che dà forma e funzione all'essere umano.
Francamente, non ci si capisce niente. Cosa sarà? Ad occhio e croce una specie di meditazione, o forse un tipo di ginnastica? Una breve ricerca con Google mentre mangiavo la pizza (Margherita) ha rivelato che esiste una "Associazione Italiana di Biodinamica Craniosacrale". Sentite di cosa si tratta:
Le origini del Metodo Craniosacrale risalgono al 1901, anno in cui William G. Sutherland si rese conto che le ossa del cranio sono soggette a movimenti.
Per circa cinquant’anni egli imparò a sentire il movimento delle ossa craniali, a percepire l’effetto su tutto il corpo di movimenti irregolari e ad aiutare a ristabilire l’armonia nel corpo attraverso la correzione di tali irregolarità di movimento sia nelle ossa che nelle membrane.
La sua esperienza rivelò anche che, alterando le relazioni e la pressione in quello che egli definì il Sistema Respiratorio Primario, ne risultavano effetti positivi sul sistema nervoso e sull’intero organismo.
Poi, sei anni prima di morire, ebbe una seconda intuizione: sentì che c’era una forza che creava la correzione dall’interno del corpo del cliente senza alcun intervento esterno da parte sua.
Ossia, dopo la Riflessologia Plantare, la Chiropratica, l'Osteopatia e l'Iridologia, questi palpano le ossa del cranio. Magari è una cosa seria, ma cosa verrà poi? Posso fare delle proposte?

E poi, questa Biodinamica Craniosacrale funzionerà? Magari un po' sì, come l'agopuntura...
Linde K, Allais G, Brinkhaus B, Manheimer E, Vickers A, White AR. "Acupuncture for tension-type headache" Cochrane Database of Systematic Reviews 2009, Issue 1. Art. No.: CD007587. DOI: 10.1002/14651858.CD007587. Online qui.

Linde K, Allais G, Brinkhaus B, Manheimer E, Vickers A, White AR. "Acupuncture for migraine prophylaxis" Cochrane Database of Systematic Reviews 2009, Issue 1. Art. No.: CD001218. DOI: 10.1002/14651858.CD001218.pub2. Online qui.

Nota: la seconda puntata del post di ieri è rimandata, nonostante l'accoglienza entusiastica di Bea, un po' perchè al prof. S. C., tornato a Torino, è passato l'umore filosofico, e un po' perchè quello è il tipo di post che si scrive in treno, e bisognerà aspettare il prossimo viaggio.

5 commenti:

Gianni Comoretto ha detto...

Dagli studi citati sembrerebbe che l'agopuntura funzioni, e discretamente. Meglio del placebo, forse meglio di rilassarsi (le sedute di agopuntura possono essere considerate rilassanti), devi piantare fisicamente l'ago (la "sham acupunture" usa aghi con una punta retrattile, che pungono ma non bucano) e non ci sono indicazioni che funzioni meglio se si piantano gli aghi nei punti "giusti". Ne salta fuori un quadro consistente, e che comunque mette parecchi paletti alla terapia, in pratica gli agopuntori tradizionali cinesi sono fuori gioco.

La cosa di per se' non mi sembra violi leggi fondamentali della fisica o della biologia (come l'omeopatia, l'iridologia e tante altre), anche se, alla Gianni Moretti, non mi sento di dire di piu' di cose che non conosco (la fisiologia che potrebbe starci dietro).

Sulla terapia craniosacrale, invece, steineriana o meno, mi sento di poter esprimere i miei forti, e motivati, dubbi.

Stefano Bagnasco ha detto...

Appunto: non è escluso a priori che, con un sacco di paletti e in modo slegato dalle basi "filosofiche" da cui ha origine, una specie di massaggio molto dolce possa funzionare, magari solo marginalmente meglio del placebo. Anche se, devo dire, condivido i tuoi dubbi.

La differenza cruciale con il caso dell'agopuntura, ed è quello che mi premeva sottolineare, è che in un caso c'è una Cochrane review (anzi due), nell'altro bisogna affidarsi all'aneddotica.

Anonimo ha detto...

Mah...Tutti i neurologi conoscono benissimo il fenomeno per cui l'infissione di aghi in maniera del tutto casuale in zone vicine a quella di riflessione di un forte dolore(soprattutto muscolare)provoca immediatmente la diminuzione del dolore "principale",a causa della difficolta' del cervello ad elaborare piu' stimoli contemporanei,credo anche per il contemporaneo aumento delle endorfine endogene. Il tutto e' ovviamente,assai variabile da persona a persona. Ho sempre creduto che i dichiarati effetti dell'agopuntura fossero da ricondurre a quanto sopra,quindi nulla che non abbia una spiegazione valida. Per quanto riguarda la terapia cranio sacrale,ne ho conoscenza solo per quanto mi riferiscono certi pazienti (danarosi ed ipocondriaci,condizione ideale per rivolgersi a certe terapie)ma non mi sembra che per ora abbiano ottenuto alcun tipo di risultato...

Anonimo ha detto...

Stefano,non ho capito come fare per non comparire anonimamente... Mi dice che non mi conosce... Eleonora

Stefano Bagnasco ha detto...

Ciao Eleonora,

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