Le popolazioni primordiali vivevano in condizioni di assoluta precarietà, per la ricerca del cibo, per la sicurezza personale, per la difesa comune, per il raccolto dei campi... Esse non possedevano notizie o certezze che permettessero la progettazione o la previsione degli accadimenti importanti per la loro vita. Gli astri, il loro movimento e i fenomeni celesti hanno rappresentato la certezza prevedibile, la sensazione di rappresentare un tutt'uno con l'universo. Credere negli astri e affidare a loro il proprio destino comporta una conseguenza pericolosa: il fatalismo e l'incapacità di poter cambiare il cammino degli eventi. L'astrologia ha potuto quindi rallentare il cammino dell'evoluzione dell'uomo?Buona domanda, eh?
La risposta a questa e altre nell'intervista di Lidia Santoro al prof. Sentimento Cuorcontento, online da ieri sulla webzine delle Edizioni Hevelius di Benevento.
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