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giovedì 30 settembre 2010

Georges Charpak, 1924-2010

È morto ieri Georges Charpak, premio Nobel per la fisica nel 1992 per l'invenzione della camera proporzionale multifilo, un tipo di rivelatore di particelle che ha rivoluzionato il modo di fare gli esperimenti di fisica (e non solo). Trovate qui la commemorazione scritta oggi da Rolf Heuer, direttore generale del CERN.

Il prof. S.C. vuole anche ricordarlo per un contributo forse minore, ma che può interessare i lettori di questo blog: un libro scritto con Henri Broch, del Laboratoire Zetetique dell'Università di Nizza, sui fenomeni mysteriosi e paranormali; poi un altro (anche migliore) sulla scienza più in generale, scritto con Roland Omnès. Ve li consiglio.
Georges Charpak, Henri Broch, Devenez Sorciers, devenez savants, Paris: Odile Jacob (2002). Tr. it. Lo stregone è nudo, Milano: Ponte alle Grazie (2002);

Georges Charpak, Roland Omnès, Soyez savants, devenez prophètes, Paris: Odile Jacob (2004). Tr. it. Siate saggi, diventate profeti, Torino: Codice (2004).

mercoledì 29 settembre 2010

Appuntamento alla radio

Finalmente una nuova, imperdibile occasione di sentire dal vivo le pontificazioni del prof. Sentimento Cuorcontento: domani, giovedì 30 settembre dalle 11.05 alle 11.50 circa, sarò ospite di Millevoci, la trasmissione della Rete 1 della Radio della Svizzera Italiana, per parlare della profezia sul 2012. Se non siete in Svizzera, dovreste trovare la trasmissione in streaming qui.

venerdì 24 settembre 2010

La scoperta dell'oyu

Come sapete la settimana scorsa il prof. Sentimento Cuorcontento si trovava ad Amsterdam. Tra la fine della sessione del congresso e l'ora di andare all'aeroporto mi avanzava un po' di tempo: che fare? Sapete tutti che il prof. S.C. è di indole frugale e quasi ascetica, quindi era naturale decidere di lasciar perdere certi più carnali congressi che lì si possono ottenere facilmente a fronte di un piccolo esborso in danaro (oltretutto c'era il rischio di incontrare qualche collega, con mutuo ed evidente imbarazzo). In più pioveva: mi sono quindi infilato all' American Book Center e ho scovato il libretto qui accanto.
C. J. Moore, The Untranslatables: The Most Intriguing Words from Around the World. London: Chambers (2009)
Chambers è l'editore moderno del leggendario Brewer's Dictionary of Phrase and Fable, quindi il libro promette bene.

Avete presente fattoidi tipo "Gli esquimesi hanno diciassette parole per indicare la neve"? L'idea è che il nostro linguaggio derivi e allo stesso tempo dia forma al nostro modo di pensare e di vedere la realtà; culture diverse hanno modi diversi di esprimere la stessa cosa e (più interessante) a volte hanno parole per esprimere concetti per i quali in un'altra lingua bisogna ricorrere a complicate perifrasi. Lo studio delle parole di una lingua che non hanno corrispondenti nelle altre dovrebbe quindi offrire una bella finestra da cui guardare una cultura.

Si incontrano quasi subito (a pag. 27) alcune parole utilissime come Drachenfutter, che in tedesco indica un piccolo dono di pace offerto dal marito alla moglie infuriata (tipicamente perchè ha ecceduto con la birra alla Oktoberfest, immagino). Letteralmente, e appropriatamente, significa "foraggio per il drago".
Il record di intraducibilità, ci racconta Moore a pag. 79, va alla parola ilunga, che in Tshiluba (un dialetto Bantu parlato nella repubblica del Congo) indica una persona pronta a perdonare qualunque cosa una prima volta, a tollerarla una seconda ma mai una terza. Che è un bel concetto da esprimere in sei lettere.

Ah, dimenticavo: la storia degli esquimesi e della neve è falsa (o meglio, come sempre succede è più complicata di così: fatevi un giro su Wikipedia). Se ne volete una garantita, a pag. 13 scopriamo che i giapponesi hanno due parole per l'acqua: mizu, che indica l'acqua fredda, e oyu, che indica quella calda.

domenica 19 settembre 2010

Un altro passo avanti...

Un altro passo avanti verso il bestseller di Natale: i riferimenti bibliografci sono controllati, le figure sono (quasi) pronte e oggi il corriere dovrebbe passare a ritirare il primo giro di bozze.
Adesso si tratta di riuscire a rimettere tutti i libri negli scaffali.
Ah, le gioie della bibliografia...

giovedì 16 settembre 2010

Saluti da Amsterdam

Il prof. S.C. è per un paio di giorni ad Amsterdam per un workshop: poco tempo per fare alcunché, ma mi sono reso conto di una cosa.
La foto qui accanto, la vetrina di un formaggiaio, secondo me in fondo spiega perché la cannabis qui è legale.

martedì 14 settembre 2010

Quasi fatta?

Sono finalmente arrivate le bozze [fonte?]. Un ultimo weekend|e forse ce l'abbiamo fatta: XpreparateviX a leggere il *bestseller di Natale. [Dan Brown, fatti da parte!]->non sarebbe meglio un autore più scientifico?

martedì 7 settembre 2010

Pant, pant...

Il prof. Sentimento Cuorcontento riprende fiato dopo la faticaccia delle ultime settimane. Di che cosa si tratta? Lo ha appena raccontato la divagatrice, riparmiandomi la fatica di scrivere un vero post:
Dopo un mese di simbiosi e una settimana di conclave i cervelli della divagatrice, del prof. Sentimento Cuorcontento e dell’ingener Ferrero hanno fumato bianco. Il manoscritto (che a dirlo suona un po’ Promessi Sposi) è nelle mani di Martha, la nostra paziente editor, che lo trasformerà in libro e a Natale potrete regalarlo a tutti (proprio tutti, mi raccomando). Saremo una delle isole dell’arcipelago di Galápagos, la collana di scienza “pop” di Sironi e la cosa ci inorgoglisce parecchio.
Andatevi a leggere il post completo qui, lo sottoscrivo completamente salvo dove insinua che il prof. S.C. sia saccente e paternalista. Capite persino voi che sono fanfaluche, e ricordatevi che la virgola prima di "e" non si mette.